(Argonauta Records)Secondo capitolo per l’ex Dark Tranquillity Niklas Sundin, il quale ha dato inizio al suo progetto solista pochi mesi fa, pubblicando il debutto lo scorso febbraio (recensione qui). Il nuovo album arriva dopo l’ufficializzazione della fuoriuscita dalla band svedese e conferma l’impegno totale dell’artista in questo nuovo esperimento molto contorto, totalmente libertino. Libertino? Contorto? Certo… oltre che decisamente imprevedibile visto che “Sju Pulsarer” non ha proprio nulla a che vedere con il precedente album, “Mitochondrial Sun”, il quale seguiva un percorso meditativo dark synth, ricco di divagazioni noir, gothic e l’aggiunta di strumenti che spaziavano dal piano al violoncello. “Sju Pulsarer”, invece, è definibile senza dubbio… black metal strumentale! Tranne qualche parentesi introspettiva, ogni brano è estremo, violento, veloce, ossessivo, volutamente ripetitivo, furiosamente scatenato, capace di materializzare uno stato di trance surreale immersa in un gelo cosmico e privo di vita… anche se comunque molto carnale e suggestivamente emozionante. Atmosfera e poi una corsa spericolata attraverso un’asfissia siderale con “Pulsar 1”, un brano impetuoso ma divinizzato da provocanti e rarefatte keys, le quali conducono verso un percorso ancor più teatrale. Più granitica e più melodica “Pulsar 2”, un’essenza molto più black affiora con “Pulsar 3”, traccia con che cresce prepotentemente integrando un’ampia componente atmosferica in quel black metal di base. Più crudele ed travolgente “Pulsar 4”, tracce industrial strazianti su “Pulsar 5”, mentre “Pulsar 6” tende ad un epilogo più atmosferico, più malinconico, ricco di una grandezza inquietante. “Pulsar 7” strizza l’occhio ad un black più primordiale, rimanendo tuttavia molto digitale, prima di lasciare spazio al congedo ambient di “Noll Och Intet”, l’unico brano che in qualche modo si collega al lavoro di nove mesi fa. Dopo molti anni nella prigionia artistica dell’ovvio sound identificativo della vecchia band, Niklas si sta lasciando andare, senza ritegno, senza controllo, senza regole, senza alcun maledetto confine. Quale sarà il prossimo passo? La prossima sorpresa? Probabilmente non dovremmo aspettare tanto per scoprirlo… intanto allacciamo le cinture di sicurezza, in quanto la creatività di Sundin inizia a diventare meravigliosamente pericolosa!

(Luca Zakk) Voto: 9/10