(Subsound Records) Mombu è il progetto del sassofonista Luca T.Mai, membro degli Zu, e Antonio Zitarelli, batterista dei Neo. Un progetto che sfocia nel free jazz, nell’avanguardia, nella tribal music dalle tinte africane, nel jazzcore e nel metal amorfo. Un sassofono e una batteria messi insieme producono ritmi marcati, fantasiosi ed eclettici, insieme a melodie vertiginose, atipiche, ritualistiche e suggestive. Un sassofono e una batteria messi insieme producono arte sonora. Non si potrebbe descrivere altrimenti questo insieme di otto pezzi che spaziano dal minimalismo fino alle sfumature più balorde possibili. Ne viene fuori un impasto di suoni ossessivi, terribili, spietati e possenti. Lo dichiara apertamente l’opener dell’album, il brano “Stutterer Ancestor”, primo momento di pazzia jazzata, e poi “Orichas”, a metà tra John Zorn e tendenze tribali, “Rada”, sospesa tra dadaismo, minimal e divagazioni jazz. Anche “Regla the Ocha” è basata sui ritmi tribali, ma vira poi anche verso atmosfere semi-ambient. Buona la proposta di “Zombi”, dove entra in scena la chitarra elettrica, la quale conferisce un tocco più squisitamente noise-metal e quella di “Kemi”, altro collage a base di noise e jazz. “Zombi” è un lavoro che colpisce immediatamente, non solo per l’essere fuori dagli schemi soliti, ma anche per come ogni singolo pezzo procede. L’atmosfera è comunque tesa, angusta, carica di tensione, ma la normalità in questo lavoro è superflua. L’album è si fuori di testa, ma la lucida follia di questo sound, simile al loro amico Mike Patton, è l’ideale per chi cerca nella musica sensazioni forti e inusuali.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10