copmontage(Secret Entertainment) Debut album per i Finnici Montage, band formata ufficialmente nel 2011 ma composta da membri che suonano insieme da molti anni; questo fa si che abbiano maturato molta esperienza, guadagnandone in coesione. Il genere proposto è un mix tra hard rock, folk e progressive, quest’ultimo inteso più a livello di sonorità, piuttosto che come un’esibizione di fredda tecnica come spesso capita in questo genere. Per intenderci, siamo più vicini a bands come Yes e Rush che a Dream Theater o Symphony X. “Other Voices” è una breve intro dominata dalla chitarra acustica e pianoforte, molto atmosferica. “Trapeze” è aperta da un robusto riff hard rock sul quale si inserisce la versatile voce di Mikko Heino, dotato di una timbrica particolare che a me ricorda quella di Biff Byford (Saxon). Una ritmica cadenzata scandita dal basso domina “Misty High”, canzone che ricorda i Doors per certe sonorità di chitarra, mentre il refrain è accattivante e vicino all’hard rock anni ’80. Decisamente più progressive la successiva “Mammoth”, caratterizzata da tempi dispari e riffs contorti, che mettono bene in vista le doti tecniche del gruppo senza sacrificarne la melodia. “Reborn Identity” si avvicina a sonorità funky, col basso a fare la parte del leone. Verso il ritornello la canzone sfocia in un riff più hard rock alla Aerosmith. Chitarra e hammond si rincorrono, mentre il basso detta il ritmo su “Shine”. Lo strumentale “Devil’s Whip” è un pregevole ed intricato assolo di chitarra acustica che introduce la conclusiva “Strawberry Skies”, dal forte sapore folk, creando un’atmosfera che a me ricorda i Jethro Tull. Pur essendo musicisti tecnici, i Montage si guardano bene dall’inserire orpelli badando più alla forma canzone. I brani sono piuttosto brevi e non stancano affatto, grazie anche alle ottime melodie di facile presa ma mai stucchevoli. La produzione è buona, anche se forse la voce l’avrei registrata a un volume leggermente più alto. Se questo è solo il debutto, sentiremo parlare a lungo di questa band.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10