(Scarlet Records) Dopo aver lasciato i Temperance, la bella e brava Chiara Tricarico si è lanciata in altri progetti: uno è i Ravenword, che hanno debuttato con “Trascendence”; l’altro, che purtroppo recuperiamo con ritardo, è i Moonlight Haze. Le due band non hanno una proposta diversissima, siamo sempre nell’ambito del gothic/symphonic, ma “De Rerum Natura” osa forse qualcosa di più in termini di modernità del sound. Ariosa, veloce e ispirata “To the Moon and back”, fra il symphonic e il power; luminoso il refrain di “Odi et amo”, un brano che ricorda molto le atmosfere dei Teodasia (in formazione abbiamo del resto Alberto Melinato, ex-guitarist della formazione). “Time” ha il fascino pomposo e operistico degli Epica, con una prestazione eccellente di Chiara; quasi nove minuti per la complessa suite “Dark Corners of Myself”, che passa dai Nightwish a ritmi assolutamente non metal con elegante disinvoltura. Luminoso il refrain di “Deceiver”, brano in cui si fa avanti un po’ di elettronica; e sublime la ballad “A Shelter from the Storm”, che parte su toni da ultimi Within Temptation, e si evolve poi in direzione sinfonica, con vette emozionanti (tipo quando Chiara vi sussurra in latino…). Un ottimo debut, ed è ormai imminente il seguito, “Lunaris”…

(René Urkus) Voto: 8/10