(Scarlet Records) A solo un anno da “De Rerum Natura” tornano i Moonlight Haze di Chiara Tricarico e Giulio Capone: ed è subito un altro grande disco di symphonic metal, di quelli che noi della vecchia guardia chiamiamo ancora power/gothic… “Till the End” è una opener frizzante e sostenuta, dotata di un luminoso refrain; la titletrack ci riporta all’età d’oro dei Within Temptation, con Chiara che ci mostra tutta la versatilità della sua voce. “Enigma” è presente in due versioni, con cantato in italiano e in inglese: ancora una volta, nella ‘nostra’ versione, la metrica è perfetta e il testo è affascinante. Power/gothic della vecchia maniera (stavolta sì, dai!) con “Wish upon a Scar”, mentre “The Dangerous Art Of Overthinking” inserisce efficaci elementi estremi nei pattern di batteria e nel controcanto growl. “Of Birth and Death” è una dolce ballad folk, molto simile a quanto hanno proposto di recente gli Shadygrove; si chiude con “Nameless City”, che aumenta i passaggi orchestrali e da soundtrack per un risultato maestoso. I Moonlight Haze propongono un sound accattivante, catchy, melodico, moderno ma comunque gestibile anche per gli ascoltatori più anzianotti: per il genere proposto siamo su altissimi livelli.

(René Urkus) Voto: 8/10