copmortsubite(Compañeros de Tumba Records) Terzo album per Mortsubite, band spagnola dedita ad un deathcore con influenze death melodico e canzoni cantate in lingua madre. Il concept dell’album è piuttosto affascinante, e ruota attorno al tema del tempo, visto come una limitazione, al fatto che scandisca la nostra vita, limitandola appunto. Musicalmente, le influenze di bands come Whitechapel, Suicide Silence e At The Gates sono piuttosto evidenti, con parti monolitiche e rallentate e riffs stoppati, alternati da improvvise sfuriate, intervallate da stacchi tipicamente swedish death metal. Buono l’intreccio delle due voci, una in screaming e l’altra in un growling profondo. Il difetto principale dell’album è, a mio avviso, un’eccessiva ripetitività, una certa insistenza nelle parti monolitiche che a volte appiattiscono un po’ l’impatto, anziché enfatizzarlo. Le doti tecniche sono eccellenti, quindi se riuscissero a rendere i pezzi (comunque di ottima fattura) maggiormente dinamici e variegati, potremmo trovarci di fronte ad una delle realtà più avvincenti della scena deathcore mondiale.

(Matteo Piotto) Voto: 6,5/10