(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Suoni oppressivi, asfissianti. Blackcore dalla Francia. Un black compresso, ma anche epico. Un black lacerante e depressivo, ma anche epico ed a tratti osannante. Voce straziante, torturata dagli effetti, un po’ come le stesse chitarre o la batteria, il tutto per dar vita ad un sound tra l’industrial ed il noise, seppur sempre con riff inquietanti e travolgenti, i quali spesso vogliono apparire lo-fi, tuttavia con una esaltazione sonora ed elettronica massacrante. Furiosa ma particolarmente tecnica ed imprevedibile “Sound Of A Dead Skin”, un brano con un certo groove ed una disperata linea vocale. Ricca di arpeggi, pause e cambi di sapore tecnico l’ottima “I Am The Forest”. Suggestiva ed apocalittica “Nenuphar”, drammatica “Third”, gusto post-tribale su “My Ionic Self”. La tendenza drammatica ma industriale emerge con decisione su “Red Blessings Sea”, anche se molti riff sono di matrice groove metal e le atmosfere oscure che il brano imposta dopo la metà sono assolutamente avvincenti. Inospitale “I See Through Stones”, sconvolta ed angosciante “You Make I Real”, criptica la conclusiva “BWV721”, una traccia noise oriented strumentale dal sapore cosmico. “Brutalism” non è un ascolto facile, ma non credo che il sestetto abbia alcun interesse nell’apparire fruibile o amichevole. L’album è molto ben composto, registrato in maniera ottimale e con una produzione che esalta violentemente l’atmosfera glaciale che la band vuole diffondere, tra l’altro riuscendoci alla perfezione!

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10