copmydtm(Indelirium Records) L’Aquila e Termoli, cioè My Distance e The Memory, in coabitazione in questo “Bridges”. Le due band hardcore spartiscono equamente la release con cinque pezzi a testa. I My Distance si fanno promotori di un hardcore non troppo cattivo, ma sicuramente arrabbiato e che a tratti ricorda la scuola newyorkese. Pezzi piuttosto brevi, ma un vero concentrato di adrenalina e ritmiche che battono fendenti pesanti. Cantato anfetaminico e cori in risposta. Hardcore con sostanza e qualche lievissima concessione al nu metal, anzi, del nu metal che prende a prestito dall’hardcore. I The Memory li abbiamo conosciuti (QUI https://www.metalhead.it/?p=15110), il loro hardcore fa emergere il senso del punk in maniera forte, ma rispetto all’album “Eulogy for a Dead Ocean” si ha l’impressione che i The Memory abbiano ‘asciugato’ il songwriting, cioè sono più diretti. Resta il fatto che la rabbia espressa attraverso una velocità smisurata e con melodie è un marchio della casa. Due band che suonano sotto la stessa bandiera, quella dell’hardcore, ma con attitudine di stile non simili. Nella sostanza però si arriva ad ascoltare due lavori che trasmettono ovviamente energia, ma soprattutto il suonare un genere con tutte le regole del caso, come è giusto che sia. Nessuna modernità o nessun accenno di ‘new’, ‘post’, ‘alternative’ e ‘melodic’ di sorta che spesso vengono abbinati all’hardcore, ma che snaturano il vero senso del genere. Insomma, lettori, se volete del vero hardcore e vicino a quello classico, lo split “Bridges” è doverosamente consigliato.

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(Alberto Vitale) Voto: 7/10