CDVILES428 Bk.indd(Peaceville) Ritornano i My Dying Bride , anche se solo per un EP, e le folle adoranti si segnano con riverenza a questo nuovo verbo fatto in musica di una delle metal band britanniche più celebri. I My Dying Bride con “The Manuscript” segnano il solito rituale doom dalle tinte vivacemente epiche, malinconiche e di ampie atmosfere. Trame, fraseggi, il violino, Aaron Stainthorpe, tutto come da cerimoniale, perché tale sembra ogni nuova release degli albionici. L’apertura di “The Manuscript” è della stessa titletrack, la quale soddisferà immediatamente i fans che, senza dubbio, saluteranno con gioia questo nuovo atto della band. “Var Gud Over Er” mette in evidenza un riff ruvido e un atteggiamento più energico, ma “A Pale Shroud of Longing si attesta su una malinconica andatura plasmata anch’essa da un riff portante. Sigilla la fine “Only Tears to Replace Her With”, congedo decadente e funereo. Non so quanto sia stato necessario pubblicare questo lavoro, comunque apprezzabile, “A Map of All Our Failures” è di circa sei mesi fa, ma gli dei spesso ci concedono dei capricci.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10