copMyShameful(Moskow Funeral League) Prolifici i My Shameful. In poco più di una decade hanno sfornato ben sei album. E la qualità media si è sempre assestata su buoni livelli. Che cosa propongono i finlandesi? Doom, doom e ancora doom, quello lento e catacombale, con suoni lievemente settantiani e cantato in growl. Intendiamoci, non siamo di fronte ai manierismi di stile dei My Dying Bride, né alle immersioni psichedeliche dei Cathedral. Mancano infatti le lievi accelerate sui ritmi (tranne che alcuni sparuti tratti di un paio di tracce) e l’atmosfera rock. Qui ci ritroviamo nei territori della disperazione e dei paesaggi sepolcrali avvolti dalla nebbia. Inutile analizzare ogni singola traccia: l’album va ascoltato con calma e attenzione, dal primo all’ultimo brano, cercando di entrare nell’atmosfera evocata dal combo, magari con il booklet in mano per seguirne i testi. Certo il materiale non è consigliato ai neofiti, né del metallo in generale o anche solo del doom, ma merita comunque un’occasione. In fondo i brani sono ben strutturati, mai ripetitivi e suonati col giusto piglio. Mancherebbe una prova live per spazzare via ulteriori dubbi, ma in attesa di quest’ultima diciamo che i My Shameful hanno passato brillantemente il turno. Godeteveli.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10