copnewsted(Chophouse Records) Jason Newsted è una specie di personaggio. Un po’ lo è. La sua storia è nota: Jason ha “sostituito” il compianto Cliff Burton nei Metallica, debuttando nel simpatico EP “Garage Days Re-Revisited” e subito dopo in uno degli album più complessi della storia del metal e beccandosi in vero molte critiche. Nella dimensione live dei Metallica il suo spazio non era marginale. Prima dei Metallica Jason Newsted era il bassista dei Flotsam and Jetsam e dopo i Metallica ha suonato con i Voivod, in progetti sparsi con Tom Hunting (Exodus), Andreas Kisser (Sepultura), Devin Townsend, Ozzy Osbourne e altri ancora. Attualmente Jason si tiene molto impegnato, come sempre, realizzando anche questo lavoro solista, nel quale è la voce, il basso, l’autore dei pezzi, accompagnato dalle chitarre di Mike Mushock (proviene dagli Staind) e Jessie Farnsworth e dalla batteria di Jesus Mendez Jr. L’eloquente titolo “Heavy Metal Music” lascia supporre quanta sintesi vi sia in questi pezzi. Sintesi di modelli importanti e stili canonici, come l’heavy metal, il thrash, il crossover e quindi i Metalica, i Black Sabbath, i Voivod, i Prong e via dicendo. Le diverse esperienze, l’educazione stilistica e la sensibilità dell’autore si fondono insieme e restituiscono un sound potente, solido, intriso di melodie scarne ma possenti. C’è il tutto del metal, lo si capisce da alcuni riff, dalle modalità dei ritmi e anche da alcune cadenze vocali, nonostante Newsted non sia un gran cantante, ma è un adeguata voce per il metal e magari questo metal così immediato e solido, come un pugno sferrato a freddo. “Futureality” è l’ultima canzone, ricorda i Black Sabbath (“Nocturnus” non è da meno) più moderni, ma le modalità alla Iommi sono quelle, e con la voce rabbiosa di Newsted (che fa tanto Pantera) sembra di sentire i tanti figli dei Ozzy & Co che da anni infestano la scena. “Above All” sembra una ripresa di qualcosa della NWOBHM, ma con modalità alla Prong. “Ampossible” ha quel riffing solenne e selvaggio, un po’ alla Jimmy Page e dunque di radice classic rock, e poi ovviamente ci sono i Metallica. Newsted ha firmato pochissimi pezzi durante il suo periodo di permanenza nei ‘Tallica eppure è scontato che le loro influenze  si manifestassero in questo lavoro, vedi “Soldierhead” e via dicendo. “Long Time Dead” sembra un restayling dei Motorhead, dimostrando la visione a 360° del metal. Il suo metal, quello di Jason Newsted, quello che sembra più simile al suo modo di sentire, di suonarlo e di esibirlo. “Heavy Metal Music” offre l’impressione di un qualcosa radicato in fondo all’autore, prima ancora che in altri. I pezzi iniziano, scorrono, l’ascolto ti mette di fronte a Newsted e soci e poco dopo, solo poco dopo, iniziano i rimandi e i paragoni verso altri autori. La durata spesso è breve e non si ha sempre l’impressione di sentire un brano di altri, ma ripreso di sana pianta. E’ chiaro che proporre un metal fatto della propria educazione musicale ed esperienza, rischia di sforare nella derivazione, ma anche quella bisogna saperla fare e Newsted credo ci sia riuscito, proponendo se stesso e nella sola cosa (forse) che sa suonare, appunto l’heavy metal.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10