(Despotz Records) Quasi vent’anni di attività ed un nuovo album, l’ottavo, per i deathsters greci Nightrage. Deathsters, certo, ma con pesanti influenze melodiche, influenze che derivano dall’heavy e, non ultimo, da un thrash vecchia scuola accattivante e potentissimo! Un album aggressivo, tagliente nel quale le chitarre non prendono prigionieri e la voce di Ronnie Nyman è un costante pugno in faccia, spietato, pesante, letale! Convincenti da grazie alla chitarra all’ennesima potenza della opener “Starless Night”, una chitarra sia melodica che spietatamente furibonda! La title track è capace di ispirarsi a teorie di death svedese (In Flames principalmente) aggiungendoci degli avvincenti ed impattanti cori, i quali diventano poi badilate di groove melodico con “Embrace The Nightrage”. Intensa e contorta, oltre che maledettamente melodica, “Desensitized”, mentre appare estrema ma con arrangiamenti curati “God Forbid“, brano che culmina con un ottimo assolo. “By Darkness Drawn” è decisamente epica e vanta assoli al fulmicotone, mentre “The Damned” è oscura e meravigliosamente massacrante. Tempestosa “Arm Aim Kill”, un brano che richiama in qualche modo allo stile dei Kreator, seguito dalla sfrenata “Gemini”, canzone con un ritornello glorioso poi seguito dall’apertura delicata di “Disconnecting The Dots”, canzone che prosegue abbandonandosi ad un riffing furioso con un crescendo impetuoso! Della incisiva grinta di fondo esalta riff ed assoli di “Escape Route Insertion” prima della conclusiva, riflessiva e strumentale “Lytrosis”. Riff sostenuti, ritornelli melodici, chitarre violente ma anche intense e capaci di assoli degni dell’enciclopedia del metal classico, il tutto circondato dalla rabbia furiosa di una voce sputata nel microfono con ira indicibile. I Nightrage escono dalle epoche e dalle strette collocazioni di genere: “Wolf to Man” è tre quarti d’ora di groove a base di metallo puro, scintillante, rovente e pericolosamente tagliente!

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10