(Sun & Moon Records) Per il decennio di attività live, i Nocturnal Depression si sono dati da fare. Un tour. Un libro (con anche foto di METALHEAD.IT/Monica Furiani Photography). Ed un disco. Un disco strano. Non si tratta di nuovo album, anche se è fresco di registrazione. Non è un best-of, anche se contiene nove perle, nove dei migliori brani… e questo in quanto i brani sono stati scelti espressamente dai fans. I brani non sono tutti suonati o cantati dai quartetto francese, in quanto ci sono alcuni ospiti nefasti. Ma cos’è “Deathcade”? “Deathcade” è la celebrazione decadente di quel decennio passato per strada, in studio, nei festival, suonando su palchi grandi o su buchi schifosi nei più imboscati angoli del vecchio continente. “Deathcade” è il trionfo di un’idea, di una perseveranza senza limite, di un’amore incredibile per la musica, di una fratellanza con colleghi (Lord Lokhraed mai nasconde i nomi di chi l’ha ispirato o supportato) e pubblico che ha dell’unico, dell’esemplare. “Deathcade” è un insieme di nove brani registrati nuovamente con la line up attuale, nove brani incisi con una qualità del suono che non si può trovare nei vari dischi, dagli inizii ad oggi, nei quali queste canzoni fecero la loro comparsa. Nove brani registrati con la potenza e l’esperienza artistica odierna, nove brani consegnati all’eternità con gli arrangiamenti e l’efficacia che si sente dal vivo nei concerti che i Nocturnal Depression suonano oggi. Capolavori come “They” risultano freschi, nuovi, letali e con una potenza inaudita. Pezzi storici come “Anthem to Self-Destruction” prendono nuova vita e nuove sembianze (il brano qui è cantato da Graf dei Pshychonaut 4). “Nostalgia” suona come la band la esegue oggi dal vivo… andando ben oltre il livello delle due o tre versioni precedenti, diventando un brano dotato di vita proprio, un brano che è maturato nel tempo, partendo da un embrione deformato fino ad arrivare alle sembianze deviate di oggi. “Dead Children” è più pura, più tagliente, più agghiacciante rispetto all’originale. I Nocturnal Depression, capitanati da Lord Lokhraed, sono inarrestabili. Dagli inizi con Herr Suizid, attraverso ogni cambio di line up, passando per ogni evoluzione stilistica e normale maturazione artistica, sono ormai giunti ad un livello pauroso sia in studio che dal vivo. “Deathcade” è una release che conferma queste due teorie. Una release imperdibile in attesa del prossimo album o, come preferisco io, il prossimo concerto: perché se i Nocturnal Depression sono una grande band capace di produrre dischi immensi, è il palco la loro vera dimensione. È dal palco che viene trasmessa tutta la rabbia, la furia, l’irruenza e quell’infinita decadenza intrinseca nel moniker, nel pensiero, nei testi e nella psiche di questa superba band.

(Luca Zakk) Voto: 10/10