copnocturnaldepression(Avantgarde Music) Freddi come la morte. Oscuri come l’abisso. Letali come una piaga. Depressivi come la fine. Tornano i maestri Francesi del black metal. Tornano con una nuova dimensione. Il leader Lord Lokhraed, capace di scatenare l’inferno nonostante la sua anomalia alla mano sinistra (quella della tastiera della chitarra…) si ripropone non più come one man band ma come band reale, in evoluzione, ricca di esperienza live. Dopo l’ottimo ultimo lavoro, arriva un EP che la label rilascia solo in vinile con una edizione limitata comprensiva di CD extra (con due cover) e mi auguro sia davvero l’anteprima di un nuovo devastante full length. Black metal viscerale, intenso, poderoso, tetro fino al limite, condannato e sofferto fino ai confini dell’animo umano. Tormento ed oppressione sono ciò al quale inneggia il sound dei Nocturnal Depression. Sono quattro imponenti tracce, forse con una ricerca sonora meno elaborata o alternativa di quanto si sente su “The Cult Of Negation”, ma comunque sempre con spirito spietato, esaltante, coinvolgente, certamente più direttamente connesso ad un filone nordico del genere, sia nell’impostazione che nel riffing. Viscerale e brutale la title track, mentre la successiva “Beskidt Og Forladt” richiama un black metal più atmosferico, più profondo, un black metal alla ricerca di una origine, essendo anche la prima canzone di questo progetto ad essere cantata in Danese (il titolo significa “Sporco ed abbandonato”). Le altre due tracce sono cover, e nello specifico una ottima interpretazione di  “Disheartenment” e “Love’s Burial Ground” (ne hanno cerato una medley) degli Italiani Forgotten Tomb e “Seven Tears Are Flowing Into The River” dei  Nargaroth. Un vinile da avere, godibile, superbo. Quasi mezz’ora di oscurità espressa ed interpretata, un’anticipazione infernale dell’atmosfera morbosa che si diffonderà in maniera viscerale con il prossimo album di questa icona della decadenza e del suicidio.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10