(Deathgasm records) Indiana, USA. Il progetto Terminazione giunge al tramonto. Tutto diventa un tormento notturno. E, di notte, loro… arrivano.  E quando arrivano, ve lo garantisco, non si dormono sonni tranquilli. Con questo sottile terrore nella mente mi avvicino a questo album, osservandone la copertina carica di morte, carica di sofferenza. I Nocturnal Torment, precedentemente conosciuti come  Termination, sono una entità che vaga nell’oltretomba dal 1988. I quattro musicisti hanno militato in vari progetti, un po’ assieme, un po’ per i fatti loro… ma finalmente, dopo oltre due decenni,  hanno deciso di rinnovare la loro collaborazione  forgiando questa oscura sequenza di nove laceranti canzoni, in perfetto stile death metal, di quelli cupi, veloci, ma molto, molto tecnici. La dinamica delle tracks, le molte variabili inserite, danno ai Nocturnal Torment un’identità molto marcata, che li allontana dall’ovvio discorso relativo alle band che li ispirano o alle quali assomigliano. Ogni riff si incastra perfettamente con il seguente, ogni assolo alla ritmica che lo sostiene, e tutti gli strumenti si sommano per elevare un colossale muro sonoro, indistruttibile, di granito ed acciaio, sanguinante, ma sempre decorato con finezze tecniche mai esagerate ma sempre ben collocate. Ottimo esempio di tutto questo è il finale di “Forever Eternal Darkness”, dove le chitarre si inseguono abusando del tremolo. Irresistibile la ritmica di “Cycle of Life”, dove il basso distorto sostiene degli assoli così malvagi, così armonicamente dissonanti.  Irresistibile la ritmica di “Sweet Decay”, che è un crescendo di velocità e violenza senza pari. La title track è infine un’altro capitolo di riferimento per questo lavoro: davvero mi fa sentire la nostalgia verso capolavori del passato. Per fortuna i Nocturnal Torment appartengono al presente. E questo è solo l’inizio…

(LucaPiotto) Voto: 7/10