(Debemur Morti Productions) Questa band è l’unione delle forze tra Teloch, chitarrista di Mayhem e Nidingr, Espen Hangård, chitarrista degli Altaar, ma qui presente nei panni di cantante e tastierista, Dan Lilker, bassista dei Nuclear Assault e non solo, e di Andreas Jonsson, batterista dei Tyrant. Inoltre nel brano “Komodo Dragon, Mother Queen” si esibiscono alla voce Attila Csihar e Ravn. Codesti musicisti insieme sono un prodotto di sicuro richiamo, ma l’ascolto propone una realtà diversa dalle aspettative. I Nunfuckritual si esprimono attraverso un balck metal lento, atmosferico e con significative cadute in un doom morboso e malefico. “In Bondage to the Serpent” appare come la colonna sonora di un evento drammatico, del sorgere di una cattiveria dagli inferi; tuttavia però questo album alla lunga non sembra poi offrire considerevoli sterzate al clima che distribuisce nei sei pezzi totali. In sostanza è un pò ripetitivo e vista la presenza di certi musicisti qualcosa in più era legittimo aspettarsela. Non è il caso però di bocciare questo lavoro d’esordio, per il quale i quattro hanno preso a lavorarci nel 2009, registrandolo tra gli USA e la Norvegia. “In Bondage to the Serpent” sprigiona comunque incubi e atmosfere inquietanti, avvolgendo l’ascoltatore tra le tenebre infernali.

(Alberto Vitale) voto: 6,5/10