(Atomic Fire Records) A tutti gli effetti, questo è un supergruppo… fosse solo per il cantante e ideatore del progetto Richard West dei Threshold. E a questi ultimi dobbiamo rifarci, perché il disco qui recensito è a tutti gli effetti il seguito di “Legends Of The Shires”, album uscito dal gruppo madre nel 2017. C’è molto dei Threshold in questo lavoro, ma non solo. Le chitarre si spingono forse un po’ più verso il metal che non verso il ‘solito’ grog rock. Le sonorità tipicamente e smaccatamente britanniche fanno accostare l’opera a quel capolavoro di “Once And Future King” di Hughes, anche se qui abbiamo una formula che fa del concept un’opera più di un solista che di un gruppo di cantanti a mo’ di opera teatrale. Un disco che sotto il livello tecnico è indiscutibile, anche per quanto riguarda i compagni di viaggio che West si è scelto. Le canzoni sono davvero ben composte, facendo dell’album una raccolta di possibili singoli, senza riempitivi… Consiglio questo disco a tutti gli amanti del prog oltre che ai seguaci dei Threshold, sperando che sia il primo di una lunga seria, se la qualità è questa…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 9,5/10