copOctoberTide(Agonia Records) Fortunatamente il ritorno dopo il lungo periodo di pausa non si interrompe, e arriva il terzo album in sei anni (il quinto in totale) di questa tetra essenza svedese, ora con la forza pulsante del batterista live degli Amon Amarth, Jocke Wallgren. “Winged Waltz” è, come sempre, oscuro, totalmente decadente ma la forza melodica offre uno spessore compositivo superiore rispetto al precedente “Tunnel of No Light” grazie ad arrangiamenti più avvolgenti, soluzioni ritmiche poderose ed il vocalist Alexander Högbom che ancora una volta lascia un segno devastante, una ferita mortale. Suprema la melodia di “Sleepless Sun” con una chitarra che nella seconda parte della canzone, più atmosferica, crea emozioni uniche. Travolgente “Nursed By Cold”, pesante ed immensamente decadente “Perilous”, un pezzo dove il vocalist sicuramente offre una performance superiore. “Coffins of November”, posta in chiusura, è lenta, sempre molto melodica e fortemente depressiva ma anche infinitamente tetra, tanto da riassumere un po’ l’essenza di base di un progetto come gli October Tide. Un disco diretto: ovviamente elaborato e curato, ma senza troppe cose di contorno, senza tutto quel “non necessario” che dilungherebbe (ulteriormente) il disco, togliendo spessore e focus. Un album essenziale in un certo senso, un album che punta diretto verso il doom svedese. C’è talento, c’è stile ma soprattutto “Winged Waltz” dimostra la passione di Fredrik Norrman nel creare, comporre e dare vita a musica piena di emozione, permeata da tristezza senza fine.

(Luca Zakk) Voto: 8/10