(Dusktone) Un turbinio di suoni che ruota attraverso ribollenti soluzioni alla Neurosis portati però alle estreme conseguenze, con impeti folli di natura black metal. Il tutto contornato da uno scenario atmospheric dalle diverse forme. Sono questi gli elementi rintracciabili nelle quattro composizioni: in “Pleias”, “Axis”, “Ratis”, tutte di poco oltre i tredici minuti, oltre che in “Quadraginta”, di oltre quindici minuti. “Nebra” appare come una discesa infernale nella quale le distorsioni sono una tormenta dai tratti sinistri, inquietanti e i ritmi mossi da una dinamica che smuove questo enorme buco nero che sembra proprio essere “Nebra”. Con una flebile assonanza con il periodo più oscuro ed estremo di certe cavalcate dei Cult Of Luna, gli Omega si spingono verso territori lontani, luoghi dove nell’orizzonte di stile il black metal, il post e un’amorfa psichedelia, lo sludge-doom, si ammassano e creano un nebuloso universo unico. Il sound duro, possente, sospinto da andature black metal quanto doom, viene intervallato da frammenti, da ‘visioni’ che rievocano certe cose dei Zaum nelle quali gli Omega mettono in piedi momenti altrettanto inquietanti. Una costruzione tra le tenebre e dove i diversi stili formano un quadro unico, a suo modo personale e diretto.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10