copovertheedge(Hot Steel Records) Energia e colori, penso a questo guardando la cover di “Held Breath”, ma anche a Van Googh, con quelle linee di colore vagamente alla “Notte Stellata” dell’Olandese. Arte, con la consapevolezza di saperla fare o accostandosi con senso e logica. I casertani Over The Edge sono artisti dell’alternative rock e lo sono per davvero. Hanno energia, quella sottile e esplosiva carica che sa insinuarsi nei pezzi ed esplodere dagli altoparlanti quando l’album passa in un lettore. Sono artisti perché hanno quel look che è tale, ma non per questo appariscente, ma di chi è calato nella parte della propria arte. Nel 2007 Jen Blossom pensa di creare una band e nascono gli Over The Edge e sono da subito il tipo di artisti laboriosi perché vanno in giro a promuovere la propria musica e registrare autoproduzioni, oltre a saggiare anche il suolo americano. “Held Breath” è una nuova proposta del quartetto che mette in pratica un sound corrosivo e vibrante e infatti la vocalità di Jen in alcuni frangenti, quelli più aggressivi, potrebbe essere più o meno simile a quella di Brody Dalle. Jen è anche chitarra, l’altra è di Vinz Baratta, il quale scorrazza libero di tessere sonorità acide e sporche. Sezione ritmica essenziale, con Fabe Xmass al basso, a tratti un tuono continuo il suo lavoro, e Tory Liar alla batteria. “Held Breath” mostra dunque una voce che interpreta al meglio il suo ruolo, mentre le melodie sono scorie punk, rock, grunge, garage. Certo, niente di nuovo, ma vorrei aggiungere che Blossom e soci suonano con una spontanea naturalezza che se questa proposta arrivasse da fuori dei nostri confini, avrebbe una pomposa promozione e facendo passare l’album per qualcosa di imperdibile. provo ad immaginare la valanga di lodi e carezze che si potrebbero sentire e leggere. Io mi limito a scrivere che in “Held Breath” c’è del buon alternative rock e non vado oltre.

(Alberto Vitlae) Voto: 7,5/10