(Time To Kill Records) I capitolini Ozaena uniscono a mio parere due elementi apparentemente in contrapposizione. Da un lato infatti siamo di fronte a musica comunque molto aggressiva, fatta di un cantato urlato e rabbioso e di un uso degli strumenti che mette a dura prova la loro struttura, ma nel contempo ho riscontrato nelle tracce del loro secondo album una buona dose di melodia. Anzi, un vero e proprio groove che rende immediate e orecchiabili tutte le tracce da loro proposte. Da una commistione di questo tipo, in verità piuttosto dicotomica, è nato un suono sincero ma rabbioso, diretto ma complesso. Infatti la struttura delle canzoni non può certo definirsi banale, anzi. Certo, non è musica vecchio stile, ma chi se ne frega. Quella la fanno tutti. La sfida al giorno d’oggi è creare qualcosa di personale e penso che i romani siano davvero sulla giusta strada. La registrazione è a livelli professionali, in grado di enfatizzare in modo preciso i singoli suoni. Non parliamo poi della copertina, visto che anche l’occhio vuole la sua parte, semplicemente stupenda. Per fortuna i nostri sembrano aver capito che la dimensione live deve essere coltivata ed hanno già diviso il palco con nomi piuttosto noti della scena italiana. Ecco quindi un gruppo che mi piacerebbe vedere dal vivo, e questa non è assolutamente una cosa scontata.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10