(autoproduzione) Pink Cocoon è un trio di Montreal, in Canada, capitanato da un giovane chitarrista e cantante, cioè Zolla Marc. Il trio cementa un doom dalle pesanti influenze blues, tanto da rendere il tutto molto sabbathiano e con richiami a Blue Cheer e Pentagram, tuttavia gli intarsi neo-psichedelici potrebbero ricordare l’acidità dei primordi degli Electric Wizard. Il risultato finale è quello di un quadretto sonoro certamente allettante, vispo e a tratti visionario. Un sound pesante, notevole, personale per le escursioni psichedeliche, coinvolgente per i tratti blues e le litanie doom. Nell’estate del 2016 Zolla Marc ha intrapreso questo progetto solista, confinato in studio prima, espanso poi ad altri due elementi e a una buona manciata di concerti nell’anno seguente, creando così un power trio dall’essenza hippy. “Alienation” viene indicato come EP, dura però mezz’ora e poco più, dimostra dunque la consistenza di un vero album e non solo per la durata. Sei brani piazzati con minutaggio medio lunghi, fatta eccezione per “A New Beginning”, oltre a essere strutturati con le dovute licenze di stile e senza badare dunque alla durata. “Old Lady at the Window” ricorda i Nirvana degli esordi, quelli da ‘cantina’, complice la voce, ma anche quel clima tra morale dismesso e umore sfatto. Il basso sviluppa qualche linea interessante, comportandosi spesso come una seconda chitarra: lo strumento funziona sia come accompagnamento che come mezzo d’ampiezza e sviluppo del sound. Acido, selvaggio, intenso, bluesy e disperato, questo “Alienation” mostra l’identità di una band che sembra il prodotto degli anni ’70 ma trasportati nei ’90.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10