(Hells Headbangers) Presentati come delle leggende viventi, i Profanatica sono in effetti un pezzo di storia del black a stelle e strisce. Il motivo? Intanto sono in giro dal 1990, e 26 anni di carriera nel black te li devi guadagnare, altrimenti la storia insegna che se vali poco duri poco. Ma c’è un altro motivo, forse più importante del primo: i Profanatica sono stati fondati da tre membri degli Incantation. E nonostante di quella triade ora sia presente solo il cantante, peraltro tornato in formazione solo a inizio secolo, l’attenzione non può che essere alta verso questo gruppo per ogni ascoltatore della musica estrema statunitense che si rispetti. Curiosamente comunque, nonostante il quarto di secolo di attività i nostri hanno prodotto solo quattro album, dal 2007 ad oggi e con matematica cadenza triennale. La qualità media dei lavori precedenti non è mai stata bassa e devo dire che anche questo album prosegue sulle fondamenta lasciate dai lavori precedenti. E’ curioso osservare, ad ascolto ultimato, come nonostante il background dei fondatori fosse il death tecnico i Profanatica siano invece dediti ad un black non solo poco tecnico ma anche un po’ fuori posto rispetto al panorama americano. Prima di tutto si può assaporare il suono volutamente reso pastoso e oscuro in fase di missaggio, molto azzeccato anche se in alcuni pezzi ne risente la voce o il singolo strumento di turno relegati troppo in secondo piano. Ma l’atmosfera blasfema oscura di gruppi ben più blasonati c’è tutta. La formula in fondo è sempre la stessa, no? Tempi serrati ma non troppo, chitarre arroventate ma soprattutto una voce profondissima, quasi gutturale. La lunghezza media delle tracce è sui 4-5- minuti, uno standard per il black della prima decade del secolo corrente. Nessuna traccia tappabuchi, solo canzoni azzeccate nel mood e nella cattiveria, per un album che dire riuscito è dire poco. Pur non aggiungendo nulla al genere, i Profanatica ne esaltano ed omaggiano le doti quasi a scrivere un tributo al genere stesso.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10