(Godz Ov War Productions) Black metal rocambolesco, prorompente, deliziosamente dannato quello dei polacchi Profeci i quali giungono al terzo lavoro in studio. C’è quasi una disperata fretta nell’incedere dei sei brani, i quali comunque non dimenticano mai aperture melodiche, quasi scenografiche, offrendo una pausa alle linee vocali impetuose, tuonanti, aggressivamente nervose. Non manca tuttavia una platealità remotamente folk, cosa che emerge da brani quali “Głód”, altrimenti tirati e violenti, lasciando che il black metal di base venga anche annientato da teorie costruite su un death metal di qualità. Poi in tutto questo impeto, in tutta questa furia, ecco che emerge una teatrale ed atmosferica “Bez Niej Byłbym Niczym”, brano nel quale il frontman non solo canta… ma anche recita, creando coinvolgimento, provocando l’ascoltatore nonostante l’impenetrabilità della madre lingua. In chiusura poi un’avvincente “Dytyramb”, brano perfetto per mettere in risalto i musicisti, quelle linee di basso possenti, quelle chitarre ciniche ed una produzione decisamente esaltante. Black metal di alto livello, ricco di musicalità, di dettagli, di potenza. Un disco che intreccia teorie, stili, idee con destabilizzante freddezza, dando vita ad una nuova definizione dell’incrocio tra black metal e death metal, quasi dando i natali ad una nuova dimensione sonora.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10