(Shove Records / Moment of Collapse) Inizierà un viaggio per coloro che si approcceranno al nuovo album dei Rise Above Dead. Oltre mezzora di divagazione strumentale in territori suggeriti dalla scrittura di William Blake. “Ulro” prende il nome dal regno di Urizen, divinità che Blake descrive come la ragione in opposizione alla fede. Urizen è incapace di comprendere la creatività e nel suo mondo tutto annienta la mentalità aperta, lo spirito individuale e il suo regno diventa oppressione. Con chitarre tanto pesanti e un basso roboante, le sei composizioni sono dei muri sonori marcati da un drumming solido e tenace ma piuttosto agile. I suoni sono gonfi, cupi e le atmosfere si dilatano, quanto lo svolgersi e il durare degli stessi pezzi. I Rise Above Dead tessono un universo filmico, mesto e grigio, dove le composizioni hanno andamenti aleatori. I ritmi si alzano e si abbassano, i crescendo sono d’obbligo in ogni composizione e formano del post metal che rispetta ogni dettame del genere.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10