(Gates of Hell Records) Non avevo trattato benissimo “Power”, il debut dei Road Warrior, e posso anticipare che non trovo neanche “Mach II” un capolavoro: brani spesso troppo lunghi, talora ripetitivi, in generale privi di mordente anche per i fan dell’old school… Questo disco di ‘us power metal australiano’ si apre con l’arcigna “Tonight’s the Nigthmare”, alla King Diamond quantomeno negli intenti, e prosegue con la cadenzata e a tratti bluesy “Fiends behind the Scenes”; trovo un brano come “The Diamond Forge” molto prolisso, con dei fraseggi di chitarra che non mi convincono perché sembrano autoreferenziali e poco utili allo sviluppo del brano. Anche “Nocturnal Arrest” mi sembra avere lo stesso difetto, e il cantato lamentoso di Denimal Blake, che alcuni potrebbero trovare ammaliante, per chi scrive è un’ulteriore problema. Per equità dico che invece ho apprezzato di più “Wired”, in cui si intravede un lavoro complesso delle chitarre e del songwriting, con un cambio di tempo quasi da us heavy/prog: ma mantengo le mie riserve sul progetto, pur non negando che per gli amanti delle sonorità us più oscure e sulfuree i Road Warrior siano un progetto potenzialmente interessante.

(René Urkus) Voto: 6/10