(Listenable Records) La Tasmania viene di nuovo sconsacrata da un’opera dei Ruins! La black metal band ha già pubblicato l’album in patria da qualche tempo e il 26 novembre esce in Europa attraverso la francese Listenable. “Place of No Pity” è un lavoro con una tensione narrativa frutto di melodie davvero ammirevoli perché il sound è nero, in senso assoluto, è inquietante, alieno, cattivo e si avvicina agli ultimi Satyricon. E’ il prodotto di un riffing che tende a crescere, evolversi ed estendersi nel tempo e subendo mutazioni. Un black metal che a tratti è veloce e molto spesso subisce delle considerevoli frenate che scadono nel death metal o nel thrash. Un’epica della forza che assume diversi volti e cambia in ogni composizione, dove quasi tutte sono di una durata considerevole. Probabilmente si poteva accorciare qualcosa qui e lì, di conseguenza anche la stessa complessità dell’album avrebbe assunto una fisionomia diversa. Questa però è un considerazione fatta a margine, i Ruins si dimostrano al loro massimo in questo “Place of No Pity”.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10