copsailingtonowhere(Bakerteam) Sono esordienti, ma hanno già le idee molto chiare: i capitolini Sailing to Nowhere pubblicano il debut per la sempre capace Bakerteam Records, e presto si lanceranno addirittura in un tour europeo da headliner! Il genere proposto è un melodic/power metal tipicamente Made in Italy, ma che non disdegna di cogliere qualche influenza anche dall’hard rock nordeuropeo fine anni ’80-inizio anni ’90. “No Dreams in my Night” è, nonostante l’avvio quasi thrashy, una opener molto melodica, grazie agli inserti di tastiera e il ritornello solare: purtroppo la batteria non è registrata al top, ma la classica alternanza fra il cantato di Veronica Bultrini e quello di Marco Palazzi funziona bene. Belle tastiere vintage in “Big Fire”, altra canzone che mostra il gusto della band per i refrain d’impatto; mi sembra filare di meno “Fallen Angel”, soprattutto nella parte strumentale che mescola un solo power e una batteria black. Ammaliante la power ballad “Lovers on Planet Earth”, anch’essa dotata di un mood tipicamente anni ’80, mentre la lunga “You won’t dare” offre cori potenti e un altro ritornello di alto potenziale. La titletrack sa di melodic power scandinavo; lascia onestamente il tempo che trova (e la trovo un po’ fuori parte in un disco metal… ma sarò io che sono un purista) la cover di Anastacia “Left outside alone”. Tanti buoni spunti e qualche piccola cosa da limare nel debut di una formazione coraggiosa.

(René Urkus) Voto: 7/10