(Autoproduzione) Immagine glam, ma tutt’altre sonorità per i losangelini Salems Lott, che dopo due ep debuttano con questo variegato “Mask of Morality”. Il torrenziale power/thrash di “Gestapo (Enigma)”, che ha anche qualche velocissimo passaggio alla Dragonforce, non rappresenta il resto dell’album, che resta su sonorità graffianti ma mai più così ‘estreme’. “You can’t hide from the Beast inside” rimanda infatti più a qualcosa come i Primal Fear, mentre ha addirittura un piglio hard’n’heavy “Royal Desperado”, per la quale la band ha girato un video. Rock catchy con “Fatal Attraction”, mentre si torna a un power melodico e arrembante con “Thin Ice”. I nostri tengono ovviamente la suite, “Alexandria’s Genesis”, per la chiusura del disco, ma devo dire che a parte la intro con l’organo, che lasciava presagire grandi cose, alla fine il brano è abbastanza nella norma, con qualche guizzo progressive e un utilizzo più pronunciato del pianoforte. Un mix di generi che nel complesso funziona, anche se c’è qualche passaggio a vuoto.

(René Urkus) Voto: 7/10