(Burning Wax Productions) Debutto col botto per i berlinesi Scream Of The Butterfly. Nata nel 2016, la formazione tedesca mescola sapientemente il sound dei ’70s con le distorsioni del grunge. Teniamo presente che molte bands di Seattle (Pearl Jam e Soundgarden su tutte) devono molto al rock settantiano, costituendo un ideale ponte tra sonorità vintage e moderne. Il risultato non è molto distante dal sound dei Kadavar. Non a caso, alla consolle troviamo l’ingegnere del suono dei Kadavar stessi, Richard Behrens. “Solid Ground Shaking” mostra subito di che pasta sono fatti i nostri: un riffing semplice e ficcante, una sezione ritmica solida e potente e l’avvolgente suono dell’hammond costituiscono una solida base per la voce rauca ed espressiva del singer Rich. “Missed The Brake” accelera lil ritmo, con un incedere vicino al punk rock, dando vita ad un pezzo diretto, frizzante ed incisivo. Richiama fortemente la psichedelia “City Of Splendours”, pezzo incentrato su un groove ipnotico creato da basso e batteria. “Liquor Store” è un hard boogie scatenato ed estremamente coinvolgente. “Ignition” è un album retrò e moderno allo stesso tempo, potente e melodico, aggressivo e sexy. O semplicemente è un grandissimo disco rock and roll. Da avere!

(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10