(The Sign Records) Gli svedesi Screamer hanno ormai raggiunto un livello qualitativo eccellente, e ogni loro prova di questa bella espressione di New Wave of Swedish Heavy Metal trasmette energia e passione senza cali di tensione. Il nuovo disco, che è il quarto full-length e va oserei dire necessariamente acquistato in vinile, dura anche meno del perfetto formato di questo supporto (siamo a 36’), ma non c’è un momento di vuoto: si parte con “Ride on”, che riverbera dei Priest di “Defenders of the Faith”, mentre “Rider of Death” è una sgroppata heavy metal rock che ricorda gli High Spirits o i magnifici Blaze nipponici. Incalzante “Sacrifice”, che guarda ai non lontani (anche geograficamente) Enforcer; funziona alla grande il coretto della titletrack, come funziona l’approccio hard rock fine anni ’80 di “Towers of Babylon”. Si chiude con l’unico brano che supera (di pochissimo!) i cinque minuti: “Caughtin Lies” è leggermente più lenta, le chitarre sanno più di Maiden e l’approccio è più meditato e adulto. In “Highway of Heroes” c’è una immediatezza che nasce dalla spontaneità dell’heavy metal primordiale: impossibile resistere!

(René Urkus) Voto: 8/10