copShroudofDespondency(Autoproduzione) Certo il nuovo continente non è proprio la patria del black. Ce ne danno la prova i Shroud of Despondency, che con questo album hanno deciso di scrivere la parola “fine” a questo progetto musicale. E lo fanno con sei tracce di black furente e rabbioso ma senza molta personalità. Ormai la produzione di cui può godere un disco fatto “in privato” è sorprendente in fatto di resa sonora, ma questo non basta a far decollare il disco. Gli inserti di tastiera che sovente fanno capolino tra gli strumenti non bastano a donare la giusta enfasi. La pecca maggiore sta nel non aver saputo amalgamare con criterio le linee vocali e le parti strumentali con il risultato che l’intero platter sembra una sovrapposizione caotica di linee sonore incompatibili tra loro. Di sicuro il loro episodio peggiore.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 5/10