(Ravenheart/Rock’n’Growl) I giovanissimi Silent Opera, provenienti da Gorizia, hanno qualche asso nella manica per affascinare gli ascoltatori del più classico power/gothic metal alla primi Nightwish. “Immortal Beauty” è il loro debut e presenta in tutto undici brani nella pura tradizione del genere. “Mask Manor” è una opener indovinata, solenne e dotata della giusta atmosfera filmica: la voce di Lady Victoria (non più nell’organico della band) è forse un po’ fredda ma di classe. “Charter 7” procede invece più in velocità e le vocals operistiche sono ancora più esaltate dalla produzione; “Selene” presenta addirittura delle parti cantate in italiano, per un effetto teatrale come non mai. Direi che è proprio questa composizione a costituire l’apice del disco e il suo momento di maggiore originalità. “Lilium” si caratterizza per alcuni inserti di elettronica e per un interessante uso delle tastiere, mentre in “Farewell” funzionano bene le chitarre acustiche. Pur nella diversità del timbro vocale fra le rispettive front ladies, direi che questo è il brano più vicino ai Nightwish per andamento e struttura. “Always with you” è un pezzo vario e accattivante, che alterna più atmosfere; dopo l’aggressiva “Your Muse”, dove a Victoria si affianca una voce maschile, è il momento della lunga titletrack conclusiva, caleidoscopio gotico per fortuna non troppo orgoglioso. Certo, nel songwriting c’è qualche piccola ingenuità ma nulla che non possa essere limato con il tempo.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10