(Scarlet Records) Mi era piaciuto molto “Domino”, del 2017: il terzo album dei Sinheresy lo trovo forse meno tonico, anche per il ripetersi di certe soluzioni sonore (il che forse è inevitabile in ambito symphonic/gothic/power…), ma comunque di valore. “What makes me Human” unisce una cristallina melodia, qualche suono moderno e una struttura power classica, sulla quale giocano le due voci di Cecilia Petrini e Stefano Sain. Furba e ammiccante, alla ultimi Within Temptation, la titletrack; martellante, molto alla Evanescence dei tempi d’oro “Facts, Words, Sand, Stone”. Altro refrain irresistibile per “Break the Surface”; sette minuti per la conclusiva “The Circle”, che nella prima parte cede a suggestioni orientaleggianti, ma poi si sviluppa un po’ troppo alla Lacuna Coil. Buon metallo italiano, in un settore dove è sempre più difficile farsi notare.

(René Urkus) Voto: 7/10