(Hells Headbangers) Aveva ragione uno dei miei mentori qui in redazione ad associare questo duo ai gloriosi gruppi death della prima ondata svedese… Si, non è un caso che per il loro primo vero e proprio album gli Skelethal abbiano scelto di proporre come traccia bonus una cover dei Dismember… Si, qui si fa ancora death svedese dei primordi, marcio e schifoso come piace a chi è rimasto folgorato dal suono primordiale di Nihilist e compagnia bella. In realtà non c’è molto altro da dire. Il suono è così peculiare che può essere a ben diritto definito il reietto tra i sottogeneri metal. Immutabile e contento di essere tale come lo sono i suoi ascoltatori, fedeli ad una linea e ad un ideale di musica ben preciso. Poi si possono fare tutte le dissertazioni che si vogliono, o il genere piace o cambiate recensione. La produzione? Buona. L’esecuzione? Pure. Si poteva fare di meglio? Certo, ma non sarebbe più stato death metal alla Entombed. Insomma, tutto questo per far capire che siamo di fronte ad una sorta di specie protetta, esemplari da salvare affinché il genere progenitore di tutto il death possa continuare ad esistere e regalare emozioni. Come quelle dateci dagli Skelethal…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10