(Scarlet Records) Mi erano già riusciti molto simpatici con il debut, e poi con il secondo disco “Ticking Clock”, ma ora gli SkeleToon hanno davvero ingranato la sesta: e il loro concept sui Goonies, che vanta numerosi ospiti d’eccezione, è quanto di meglio mi sia capitato di ascoltare in ambito happy/power metal (ma i nostri direbbero ‘nerd metal’) da diverso tempo! I nostri allineano nove brani originali sempre allegri e scoppiettanti, con ritornelli ruffiani ma irresistibili, e chiudono con due cover d’eccezione: “Farewell” degli Avantasia e “Goonies R good enough” di… Cindy Lauper! La struttura di “Hell-O” rimanda ai Gamma Ray di metà anni ’90, con un ritornello forse ancora più melodico, da Dragonforce o da Power Quest; una spruzzata di epicità rende vincente “Hoist our Colors”, con un riff quadrato alla Running Wild. Fenomenale apertura melodica kiskiana per il ritornello di “The Truffle Shuffle Army: Bizardly Bizarre”, titolo lunghissimo e ironico per un brano che si porta gli Helloween dentro, ed è impreziosito dalla prova di Alessandro Conti. “To leave a Land” è una ballatona dai toni indovinati, cristallino e tastierano hard rock per la solare “Last Chance”, dove canta Michele Luppi. Altro refrain over the top per “The Chain Master”; a dimostrare che i nostri non fanno solo ‘canzonette’, “When Legends turn real”, che ospita nientemeno che Mark Basile, si estende per quasi otto minuti che alternano momenti più veloci ad altri più meditati. “Never say die” merita ogni elogio e ogni sostegno!

(René Urkus) Voto: 8/10