12inchJacket_offset(Svart Records) I primi ascolti non m’hanno detto molto. Certo, ci sentivo quelle cose catchy, quell’atmosfera un po’ goth spinta al massimo dalla voce di Ike Vil, ma non mi sono lasciato catturare. Eppure il precedente “Produces Reason” (recensione qui) era un capolavoro e brani come “Nihil Nihil Nihil” mi risultano tutt’ora indimenticabili. Poi ho fatto l’unica cosa sensata: mi sono lasciato andare e ho messo le cuffie. Di sera. Da solo. In pace. Io e la musica dei finlandesi Sleep Of Monsters. Ed ecco che appare l’aura magica. Torna quell’energia. Ecco quel sound. Ecco quel goth un po’ pop, catchy, ma ora più oscuro, più complesso, più curato. Con una line up del genere, mi sembrava impossibile non si andasse verso un trionfo stilistico travolgente. Apre “Poison King” la quale una vena trionfale, con un gothic che si abbandona al rock ma anche a strumenti etnici, senza mai dimenticare un riffing poderoso e decisamente metal. “Golden Bough” è un pezzo con un’atmosfera che tocca il southern, il western all’italiana, ed un gothico nostalgico, malinconico… dove il duetto con Tarja Leskinen appare superlativo. Irresistibile “Babes in the Abyss”, grazie a ritmica ipnotica e ritornello micidiale, ricco di dettagli digitali molto ben ideati (la parte parlata in tedesco è magnetica!). Ottimo il power dark rock di “Beyond The Fields We Know”, deliziosamente inquietante e ruffiana la melodia di “The Devil And All His Works”, oscura ma esplosiva “Our Dakr Mother”. Una rivelazione. Album che cresce ed entra in testa, senza nessuna intenzione di andarsene. Mai più. Con una line up ricca di figure, specie con le tre voci femminili (Hanna Wendelin, Nelli Saarikoski e Tarja Leskinen), questo secondo lavoro si svela e si rivela delicatamente ascolto dopo ascolto, verso dopo verso, espressione poetica dopo espressione poetica… una poesia sempre enfatizzata dalla stupenda voce e sensuale pronuncia di Ike e delle sue tre “furie”. Un disco che prende la qualità del precedente e la esalta, la rinnova, la ricompone, la porta a nuovi livelli. L’oscurità goth si arricchisce di colori rossastri. Cremisi. Il suono diventa più travolgente, più meravigliosamente subdolo grazie a scelte intelligenti, creative ed efficaci. Una perversione concettuale trasformata in suono capace di descrivere concetti occulti, inspiegabili misteri. ed antiche magie. E tutti i colori delle tenebre.

(Luca Zakk) Voto: 9/10