(Steamhammer / SPV) Il concetto è molto semplice: i Sodom sono una band leggendaria, precursori di gran parte della musica estrema che tutti amiamo e, nella storia del metal estremo, occupano una posizione di assoluto rilievo. Tutto iniziò nel 1982… ben quaranta anni or sono… pertanto pubblicare qualcosa di particolare in occasione del quarto decennio era una cosa tanto prevedibile quanto obbligatoria! Un nuovo album? Non esattamente. Lo ha spiegato Tom, dicendo che l’obiettivo era registrare con la line up attuale una manciata di brani scelti da tutti gli album precedenti, senza comunque cadere sui brani ovvi, restando nell’ambito delle rarità o dei brani che non sono stati suonati molte volte dal vivo… fino a quelli che il palcoscenico non l’hanno visto mai. Nuove registrazioni, moderna tecnologia del suono, ma gli stessi sfacciati e spudorati arrangiamenti… cosa che appare più feroce nei brani più violenti o appartenenti ai primissimi tempi. “Sepulchral Voice” è quasi vecchia come la band… e sentirla uscire dalle casse con rinvigorita potenza è una goduria unica; stessa cosa vale per il riff micidiale della gloriosa “Electrocution”, dal mitico “Persecution Mania”… album che personalmente continuo a gustarmi in vinile. C’è “Better Off Dead”, c’è la trascinante “City Of God” e c’è pure la favolosa “In War And Pieces”. Era da tempo che non risentivo “That’s What An Unknown Killer Diarized” (da “’Til Death Do Us Unite”), cosa che vale pure per la cinica “Caligula” o per la brevissima “Book Burning”. Una di quelle band nate in un’epoca unica, un’epoca dove la musica era una rumorosa valvola di sfogo per gente già incazzata, già palesemente contro il sistema. Tom lo ha dichiarato: ‘volevamo sconvolgere il mondo e più gente ci odiava più ci sentivamo motivati’. La cosa favolosa è che dopo tutti questi anni, quella motivazione non sembra ancora essere venuta meno! E per noi? Per chi li segue dalle origini? Diavolo, ascoltare “40 Years At War” ti fa quasi tornare ragazzino… un ragazzino con la stessa impetuosa ira che scorreva nelle vene della musica dei Sodom quaranta anni fa! L’unica differenza? Oggi, da metallari troppo cresciuti quali siamo, forse ci possiamo permettere le varie esotiche versioni di questa pubblicazione: tra gatefold e limited, tra vinili colorati e box set… quasi un sexy shop della storia del metal!

(Luca Zakk) Voto: 40/10