copSOLEFALD(Indie Recordings) Oltre ogni confine. Devastando ogni limite. Ignorando ogni barriera. Niente spazio. Niente tempo. Niente regole. Solo libertà, fantasia, immensi momenti, deliziosi istanti pieni di sorpresa, sconvolgenti colpi di scena. I Solefald sono sempre stati particolari, ma con “World Metal. Kosmopolis Sud” hanno superato tutto, tutti, loro stessi compresi. L’EP di Ottobre, “Norrønasongen. Kosmopolis Nord”, anticipava cose strane, molto strane, ma questo “Sud” va oltre in maniera assoluta. C’è assolutamente di tutto in questo album: generi, stili, ispirazioni, origini, culture, lingue, ospiti. Pure le registrazioni sono state fatte “nel mondo”, ovvero in Norvegia e Tanzania. E gli ospiti? La decina di collaboratori sono variegati, dal drumming di Baard Kolstad (Borknagar, ICS Vortex), al basso di Alexander Bøe (In Vain), fino alla chitarra di Petter Hallaråker (Rendezvous Point) e le guest vocals di Sindre Nedland (In Vain, Funeral). C’è un musicista di Zanzibar. Ci sono testi in Norvegese, Inglese, Francese. Si parla di politica (in modo astratto), società (arrivando all’assurdo e all’ironico), sensazioni, emozioni, esperienze, tristezze, disperazioni. Luce, tutte le luci. Oscurità, quella eterna. Il calore del mondo del sud, viene iniettato nel freddo del mondo del nord. Ci sono sonorità metal, growls, cori, strumenti esotici, ritmi techno, death metal, tribale (qualsiasi tribù del mondo), atmosfere, samples che arrivano a far ricordare le divagazioni dei Windir (c’è un istante, un solo magico istante, su “World Music With Black Edges” che catapulta la mia mente dentro “Journey to the End”), ci sono passaggi che riportano a “Neonism”, ci sono strumenti come l’africano kalimba che si fondono con chitarre death metal e growl infernale. Voci, molte voci. Strumenti, molti strumenti. Ritmi, molti ritmi. Un calderone di esperienza musicale, un caleidoscopio di colori accostati con sublime gusto, incredibile genialità, suprema classe. Questo è un capolavoro assoluto. Musica scolpita, modellata, disegnata, sviluppata, partorita. Immensi: buon ventesimo anniversario Solefald.

(Luca Zakk) Voto: 10/10