(Boersma Records) La proposta dei greci Sonic Blast è interessante: fuori dal tempo (il sound è tipicamente fine anni ’90), fuori orizzonte geografico (non mi risultano altre band elleniche su queste coordinate sonore), fuori anche dal giro del mercato (in internet se ne parla pochissimo). Eppure, “Humanity Divided” vale ed emoziona! La titletrack, posta in apertura, è tutto tranne che potente, complice anche una produzione decisamente esile (se il nome della band vi aveva irretito, mi spiace!); per il sound, siamo dalle parti di un heavy/power/prog che ha molto di italiano, e mi ha ricordato nostri act storici come i Marshall o addirittura gli Adramelch. “Treasure Of The Victim” ha delle interessanti progressioni strumentali; “Isis” ha un fascino antico, in crescendo la bella “Atlas”, reminiscente (oso dirlo!) dei Fates Warning. Energica, luminosa, ancora più vicina al prog ‘puro’ “Nobody Cares”; raffinata e cangiante la titletrack, con arrangiamenti più marcati e più verso il power, mentre la conclusiva “Scorn Of Piracy” è l’unico brano che abbia, nelle cadenze, qualcosa di greco. Un disco passato ingiustamente inosservato, ma decisamente sui generis (almeno nel 2021) e ben congegnato.

(René Urkus) Voto: 7,5/10