(Verycords) I Sortilège sono nati negli anni ’80 a Parigi col nome Bloodwave e grazie ai fratelli Dumont, Stèphane e Jean-Philippe. La band ha pubblicato esclusivamente in quel decennio e verso il 1986 si è sciolta. Si è riformata dopo la prima decade dei 2000, senza i due fratelli Demajean e con il cantante originario Christian “Zouille” Augustin. “Apocalypso” è il secondo album dopo “Phoenix” del 2021 che raccoglieva 12 pezzi degli anni ’80 più due nuovi. “Apocalypso” ne presenta 10 di pezzi e sono nuovi di zecca che colpiscono in particolare e senza volere dare un’importanza a questo ordine, per la voce al vetriolo e sempre ispirata di Augustin che canta in francese, una produzione granitica e pulita, un heavy metal con qualche retaggio del passato e con appigli contemporanei. “Derriére Les Portes De Babylone” ha un incedere pesante tra “Kashmir” dei Led Zeppelin e “Perfect Strangers” dei Deep Purple, con melodie che rievocano l’antica Persia. Anche la title track presenta pezzi di melodie esotiche introdotte da sintetizzatori orchestrali. “Attila” è un heavy/power come già il titolo lascerebbe suggerire e lo stesso è per “Walkyrie”. “Encore Un Jour” è il pezzo dal grande pathos e suona un po’ ballad, mentre “Le Sucre Du Sorcier” è un altro esempio di heavy metal con esili spunti epic metal. Le canzoni sono costruite attraverso un notevole lavoro da parte delle chitarre, di Olivier Spitzer e il solista e funambolico Bruno Ramos. Le chitarre sono centrali, è heavy metal del resto e non si riducono a essere accompagnamenti privi di spunti, oppure parte di un muro eretto insieme ai ritmi. Qualche canzone non è al massimo dell’espressione dei Sortilège, proprio la title track ad esempio con i suoi quasi 8’, eppure l’album si ascolta con i suoi momenti importanti e grazie a Ramos e non da meno dal poderoso accompagnamento ritmico di Spitzer. Di Christian Augustin si è già scritto, la sezione ritmica è poderosa. Si registra anche la presenza del cantante dei Loudblast Stephane Buriez ed elementi del gruppo tunisino Myrath.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10