(earMUSIC) Conoscete tutti Joe Satriani. Virtuoso della chitarra e maestro di molti, per esempio di Kirk Hammett dei Metallica, certo, come anche Alex Skolnick dei Testament, tra i tanti, ma anche di Steve Vai, uno che rivaleggia con lui, anche se Vai rispetto a Satriani è altra pasta. Joe, che ha chiari origini italiane per via dei nonni, sia paterni che materni, è stato anche chitarrista per Mick Jagger e per i Deep Purple e via così per un CV piuttosto lungo. Joe però negli anni ’70, lui è nato nel 1956, già dava lezioni di chitarra. Era giovane, appena maggiorenne, forse neppure e si sbatteva a destra e manca. Aveva anche una band, gli Squares, un trio che vedeva Jeff Campitelli alla batteria e Andy Milton al basso. Satriani oltre alla sei corde era anche la voce. Ci sono dei demo degli anni ’80 registrati e missati dala stessa band e da John Cuniberti, lo stesso che ha restaurato queste registrazioni. Cuniberti ha ripulito i suoni, eliminato il tempo e tentando di preservare il ‘clima’ generale dei suoni. Il risultato è questo lavoro, un album vero e proprio. 38 anni dopo ecco il power trio originario di Joe Satriani, gli Squares! Rock, essenzialmente, con tanti picchi di pop, new wave e qualcosa di Van Halen, come lo stesso Satriani ammette. Album estemporaneo, risulta datato, ma fresco nelle meldie e con un rock che nonostante la sua semplicità, riesce a essere qualitativamente sobrio e concreto. “Squares” è musica sul finire degli anni ’70 e sembra già essere qualcosa di metà anni ’80. Oggi risulta datato, però se avete un minimo di conoscenza dell’andamento delle mode e stili musicali e collocate questo materiale in quel determinato periodo, forse voi stessi aggiungereste altri sei o sette anni alla bilancia del tempo. Anche questo significa essere avanti o comunque vedere le effettive potenzialità di una formazione nella quale il suo chitarrista e cantante ha scritto pagine di storia.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10