(Autoproduzione) Quando ho letto che i russi Suicider dichiarano di suonare ‘suicidal-depressive-slacky-cynical metal’, ho pensato due cose: 1) questi qui sono pazzi; e 2) mi troverò di fronte ad un disco morboso e allucinante di funeral gothic oltranzista, con 3 brani di venticinque minuti l’uno da ascoltare rigorosamente in un cimitero. Niente di tutto questo, perché i moscoviti hanno un sound heavy/death con vaghe punte gotiche molto vicino a quelli dei Sentenced: non a caso, dei sei brani in scaletta in questo ep due sono cover della formazione finlandese. “To the Sky” è energia quasi da teen band non esente da una certa ironia (nel testo ma anche nel modo di suonare), mentre “Away” è più cadenzata e anche un po’ più radiofonicamente scontata. “These Days” scherza anche con sonorità rock che mi hanno ricordato gli Staind; “Empty Shell” invece ha una martellante chitarra death che non fa per niente dispiacere. Mezzora niente male, ma estremamente derivativa.

(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10