(Argonauta Records) Dopo sei anni tornano gli sludge masters svedesi, dando seguito ad “Ashes” ormai uscito nel ‘lontano’ 2010. Tornano e tutto si destabilizza. Crolla. Fumo, nebbia, atmosfere sulfuree. Riff ossessivi e massacranti, una voce disumana. Pesantezza assoluta e inconcepibile. Con remote deviazioni quasi industrial che rendono il tutto ancor più soffocante e crudele. “The Sick Present” apre senza alcun rispetto; dopo una specie di introduzione cadenzata sono le tonalità tetre che creano una dominante sconvolgente. Ulteriore massacro con ispirazione post metal su “Bait for Maggots”, interessanti pieghe melodiche su “R P A”. Lacerante la lunghissima e lentissima “Education for Death”, contorta ed isterica la conclusiva “The Greater Dying”. Quasi un’ora di apnea, di mancanza dell’aria. E negazione delle luce.

(Luca Zakk) Voto: 8/10