copsuncrown(Autoproduzione) Suncrown: un nome che terrò sicuramente a mente! Questa band internazionale (ma con una prevalenza di membri brasiliani), esordiente e senza contratto, ha infatti confezionato un disco di symphonic power metal veramente interessante, dominato da tastiere molto coinvolgenti e con un gusto per la melodia molto accattivante. Già con l’opener “Believe” i segnali erano ottimi: tranne forse per la voce troppo roca del singer Darren Crisp (affiancato quasi sempre dalla charmante Juliana Furlany), i riferimenti vanno da una parte verso il gothic dei primi Within Temptation e dall’altra ai mid-tempo degli Stratovarius, senza trascurare un vago tocco alla Fairyland o Heavenly. “Make this Life worth living” è una marcia epica a due voci che sfocia in una cavalcata, mentre “Eyes of the World” ha un mood cinematografico. “War Spirit” è un intermezzo strumentale che arriva quasi alle atmosfere della colonna sonora di “Conan the Barbarian”, mentre la titletrack tenta qualche fraseggio di sapore folk. Altamente sperimentale “Beautiful Light”, con i suoi passaggi di basso pulsante e le improvvise aperture melodiche mediorientali; “Lone Ship” ha un fascino magniloquente prima della riuscita cover conclusiva di “Children of the Sea”, in tutto adattata al sound della band. Come è facile notare, ho citato praticamente tutta la tracklist di questo disco che, nonostante la produzione abbastanza economica, mi ha convinto nella sua freschezza. I Suncrown sono già all’opera sul secondo album, e a questo punto sono molto curioso di sentirlo!

(Renato de Filippis) Voto: 8/10