(Unorthodox Emanations / Avantgarde Music.) “Purulent Manifestations” si apre con “Tortured Voices” che nel suo incipit offre spunti alla Bolt Thrower, seppure con suoni meno cupi ma altrettanto possenti. Proseguendo la band rivela il proprio senso di appartenenza al death metal, esposto con un buon grado di dinamismo tra i pezzi. I tedeschi Teratoma esibiscono un riffing corpulento, pesante, tale da sviluppare anche degli assoli, oltre ad avere una buona alternanza tra riff svelti e quelli marcati, pesanti con uno stile quasi di breakdown. A ciò si somma un certosino lavoro della batteria che scappa e spinge quando è il caso, mentre si sofferma a doppiare e sostenere le chitarre con contrappunti o di doppiarle. “Purulent Manifestations” è una galleria di soluzioni tipiche del death metal, ed è anche una devozione al genere che traspare lungo i pezzi. Di fatto vengono in mente alcuni riferimenti interessanti con grandi del genere, pur ammettendo che “Purulent Manifestations” rappresenta un buon album, di debutto per altro, perché sa essere accattivante. La peculiarità di passaggi un po’ catchy, equilibrati o con momenti che sicuramente dal vivo riceveranno il giusto riconoscimento, lascia che l’album entri in circolo nel sangue dell’ascoltatore senza troppa fatica. Vi riesce in circa trenta minuti, senza sprecarne un solo secondo di questi.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10