(Autoproduzione) Dopo “The Message” e l’ep “The Guardian rises” torna a farci visita il simpatico chitarrista veronese Filippo Tezza, che con costanza e dedizione che definirei esemplari porta avanti ormai da anni questo suo progetto solista di power/prog metal. “A Shelter from Existence” sviluppa il discorso di “The Message”: sonorità molto fine anni ’90, con abbondanza di orchestrazioni e passaggi complessi, ma sempre senza dimenticare la melodia. Dopo la lunga intro “The Dawn of Deliverance”, tutt’altro che un inutile orpello, “Nailed to my Dreams” ha qualcosa della complessità degli ultimi Blind Guardian, ma nel sound riconosco anche influenze del classico power/prog italiano (Vision Divine su tutti), e Filippo ci mette poi un bel refrain melodico ma non scontato che impreziosisce ulteriormente il brano. Vira verso tonalità più estreme e complesse “A new Dimension”, che prevede anche vocals in growling; classico power trionfale e glorioso, quasi helloweniano, per la bella “Gleams of Glory”, con un altro refrain stratosferico. “The Shelter” è una super power ballad sullo stile di “This shining Flame”, dal debut: e non posso che lodare ancora una volta la capacità di Filippo di creare per questi brani armonie vocali da pelle d’oca, che fanno sinceramente emozionare. “Rise and Fall” è il brano più rhapsodyano prima della suite conclusiva, che supera i quindici minuti; “Of Life and Death Opera” raggiunge ottime vette di lirismo sia per i passaggi cantati in italiano, sia per il glorioso finale, che mostra le ottime capacità compositive di Filippo. Un piccolo grande disco per tutti gli appassionati di queste sonorità, che guadagna in maestosità ciò che perde (poco) in immediatezza.

(René Urkus) Voto: 8/10