(Inside Out Music) Due anni senza tour in mano a questo colosso prog svedese capitanato da Roine Stolt, potevano portare solo una cosa: un altro album tanto maestoso quanto corposo! Diciotto nuovi brani, oltre un’ora e mezza di durata per questo quindicesimo disco in poco più di venticinque anni di carriera, un viaggio favoloso, suggestivamente vintage, curato, emozionante, emozionale, senza limiti stilistici, con qualsiasi strumento musicale necessario per esprimere questa arte nella forma più espansiva. C’è da perdersi dentro questi brani, serve la quiete, un volume avvolgente, le cuffie di alta qualità per apprezzare ogni organo, ogni fiato, ogni linea di basso che si insinua tra chitarre e voci immense, con assoli sognanti ed una capacità di ensemble a dir poco strepitosa. È un album lungo, lunghissimo… ma capace di tenere alta l’attenzione in maniera costante: difficile mettere in evidenza qualche brano in particolare, visto che non c’è alcuna traccia di filler… ma l’intensità di “The Darkness In You” è unica, le vibrazioni festose di “We Can Make It Work” sono incredibili, mentre l’essenza vintage di pezzi come “A Million Stars” o “The Soldier” è un’esperienza unica. Album imperdibile con un mix pazzesco di rock, prog, prog rock, space rock, pop, folk, blues, funk, anni settanta e dimensioni sinfoniche. Disco creativo, intenso, lavoro che vede anche il ritorno di Michael Stolt. Un’ora e mezza di jam, di regole musicali infrante, di confini stilistici violati, di totale ed incredibile libertinaggio sonoro!

(Luca Zakk) Voto: 10/10