(Cruz del Sur Music) Una delle band più originali di sempre, The Lord Weird Slough Feg, giunge al decimo album: e per l’occasione riprende il nome che ha avuto nei primi anni del suo sviluppo, amatissimo dai fans (me compreso) ma abbandonato dai tempi di quello che ritengo il loro capolavoro, “Atavism”, per essere abbreviato in ‘Slough Feg’. Mike Scalzi e i suoi degni compari sono sempre lì, sferraglianti, sgangherati, ma genuini e assolutamente unici: non è peraltro la prima volta che sviluppano temi filosofici – in questo caso riprendono proprio la speculazione di Francis Bacon (1561-1626) e le sue riflessioni logiche ed etiche. “Headhunter” ci mostra gli Slough Feg in ottima forma, stavolta capaci di unire riff psichedelici, quasi da acid rock fine anni ’60, all’heavy/doom per cui gli statunitensi sono famosi. Il “Discourse on Equality” è una vera e propria disquisizione filosofica in musica, mentre un basso ironico e folk accompagna “The Apology”. Incalzante la titletrack, con una chitarra solista incredibilmente settantiana, mentre “Sword of Machiavelli” è una marcetta ironica e scanzonata. “Coming of Age in the Milky Way” ha un andamento dinoccolato molto rock e ancora una volta quasi beffardo, mentre il finale è epico e stentoreo con “Exegesis Tragic Hooligan”. 37 minuti di epic, heavy, folk, doom, uniti in un sound unico e immediatamente riconoscibile: bentornati!

(René Urkus) Voto: 8/10