(Vendetta Records) Dal logo degli austriaci si capisce subito il rimando poco velato al mito di Cthulhu e all’immaginario lovecraftiano. In effetti, il black metal, con il suo caos incondizionato e la visione nichilista, potrebbe abbinarsi molto bene alle visioni del solitario di Providence come ideale colonna sonora di uno dei suoi incubi. Perché di fatto i The Negative Bias fanno proprio un black vecchio stile, tetro e tirato, possente ed epico nel cantato, votato al male. Musica non troppo colta e molto diretta, in cui la componente atmosferica viene spesso sacrificata per il risultato globale della canzone, fatta di urla rabbiose e sfuriate di batteria, riff veloci e vagonate di dolore. In realtà, ci sono dei rimandi atmosferici più presenti rispetto alle produzioni passate, che sembrano a tratti togliere un po’ di grezzo al suono, ma sono episodi per lo più estemporanei. Una prova che consolida la direzione che i nostri hanno deciso di intraprendere da un po’ di anni…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 7,5/10